Come al solito parto dalle domande che arrivano dai più piccoli, che sono dei specialisti nell’osservare, ma soprattutto nel porsi interrogativi.
Qualcuno potrebbe rispondere perché abbiamo spostato qualche giorno fa le lancette dell’orologio in avanti.
Naturalmente influisce, soprattutto sull’accumulo di stanchezza di noi genitori che avremmo gradito dormire qualche ora in più piuttosto che in meno, bambine e bambini permettendo, ma non è la causa principale.
Questo fenomeno è da attribuire all’inclinazione dell’asse terrestre rispetto ai raggi solari.
In gergo tecnico si parla di equinozio.
Se è la prima volta che visiti il mio blog, io sono Mirtis Conci. Ho lavorato per anni in centri di ricerca ambientali. Oggi vivo in Germania con la mia famiglia e scrivo libri per bambini focalizzati sui temi legati all’ambiente. La mia missione è aiutare i più piccoli ad apprezzare le bellezze della natura e insegnare loro come preservarle per i bambini del futuro. In questo blog, ma anche i tutti i miei canali social, condivido piccoli-grandi consigli di educazione ambientale.
Come spiegare questo evento alle nostre bambine e alle nostre bambine?
Parto come d’abitudine dall’etimologia della parola, che spesso aiuta a comprendere meglio.
Il termine equinozio deriva dal latino. La prima parte “equi” proviene da aequo che significa uguale, mentre la seconda “nozio” da nox, che vuol dire notte. Il termine indica quindi che la notte è uguale al giorno.
Come succede questo fatto?
L’equinozio avviene quando i raggi del sole incontrano l’asse della terra formando quattro angoli tutti uguali.
Con l’aiuto di un disegno che raffigura i raggi del sole che intersecano l’asse terrestre sarà più facile far passare questo concetto.
Quando succede?
Due volte all’anno si verifica questo fenomeno.
Si parla pertanto di equinozio di primavera ed equinozio d’autunno.
Oggi ci soffermiamo su quell’autunnale che gli esperti fanno coincidere più spesso con il giorno o 22 o 23 di settembre del calendario. A partire da quella data le ore di luce diminuiranno sempre più lasciando spazio quindi al buio.
Questo periodo che raggiunge il culmine massimo a dicembre con il solstizio di inverno, quando il giorno ha pochissime ore di luce. Questo fenomeno si avverte in maniera diversa a secondo del luogo in cui viviamo.
Più sono a Nord, più forte è il fenomeno.
Il paese di Babbo Natale per esempio ha molti mesi di buio; al contrario però a partire dall’equinozio di primavera le ore di luce caratterizzano sia il giorno che la notte a tal punto da parlare di sole di mezzanotte.
In passato l’essere umano non aveva ancora sviluppato strumenti e capacità in grado di dare spiegazione a questo fatto, per tanto viveva questo cambiamento come una sorta di magia.
È il motivo per cui il periodo più buio dell’anno è caratterizzato da tantissimi riti tradizionali; tra questi ricordiamo alcuni dei più popolari Halloween, San Martino, San Nicola, Santa Lucia.
Attenzione però, non in tutto il mondo è allo stesso tempo buio. Nell’emisfero australe le stagioni sono invertite e così le ore di buio e di luce.
Alla prossima!
Mirtis