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In attesa di Le cicogne di Tauchwald – Storia n. 1

Ogni storia ha la sua avventura. A volte più di una.

Cosa si fa quando si è finito di scrivere un romanzo?

Beh, le opzioni sono due:

– cercare una casa editrice disposta a pubblicarlo

– cercare di auto-pubblicarlo

Se si vogliono fare le cose con creanza, entrambe le opzioni richiedono un passaggio fondamentale: la scelta di un BUON editor.

Se ve ne scrivo, è perché l’ho trovato… Si chiama Stefania Crepaldi.

Professionale, accurata e precisa.

Vi assicuro, non è stata una passeggiata, ma una scalata che vale la pena di fare.

Ti auguro di raggiungere il successo letterario che meriti”

Frase conclusiva di ogni post del suo blog www.editorromanzi.it

Queste parole hanno fatto la differenza per me.

Ho capito che avrei dovuto rimboccarmi le maniche e lavorare sodo e se necessario, ricominciare di nuovo. Avrei dovuto mettere da parte la paura di non farcela.

Come dice Nonna Dorotea in Le cicogne di Tauchwald:

«E’ una cosa buona avere paura. Anch’io ne ho! Funziona così: proprio quando sta per iniziare qualcosa di importante, arriva un forte nodo allo stomaco. Le zampe tremano e quell’attimo sembra interminabile, al punto da non riuscire a osare. È in quel momento che devi ricordare perché lo stai facendo. In questo modo la paura si trasformerà in coraggio.»

Così ho osato e dopo più di un anno di gestazione posso dire davvero di aver scritto un romanzo che merita.

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